L’influenza dei Social Media nelle selezioni del personale
Da molto tempo si è sviluppato in America la consuetudine a consultare i social network come altro canale per reperire informazioni da usare nelle selezioni del personale; Jobvite, piattaforma di reclutamento online, conduce ormai da 6 anni il Social Recruiting Survey indagine annuale sull’uso dei social da parte dei selezionatori. Dai dati risulta chiaro che è una moda in continua crescita e che sta dilagando anche in Italia.
Il social principale per la ricerca di informazioni è sicuramente Linkedin ma bisogna anche considerare Facebook e Twitter dove è più facile avere più informazioni sui candidati che interessano; secondo la ricerca i dati che maggiormente interessano i selezionatori e che possono far pendere l’ago della selezione a favore o no del candidato sono i post su uso di droghe, alcol e armi (ricerca condotta in America). Mentre risultano senza troppo peso post su religione e politica.
Ma qui in Italia? Si sta diffondendo?
In Italia si diffonde perché, come è ormai abitudine del 90% delle persone, quando cerchi qualcosa la prima cosa che fai è andare su internet; anche se una persona non ha un profilo su qualche social non è detto che non sia su internet. Chiunque facendo una prova, ovvero mettendo il proprio nome e cognome in ricerca troverebbe sicuramente delle informazioni sul proprio conto; immagini postate da amici, iscrizioni ad associazioni o università, ecc.
Ma ritornando ai social network bisogna considerare che in Italia la violazione della privacy (D.Lgs 196/2003) è cosa seria e utilizzare i dati su Facebook per scegliere o no un candidato non è legale ma comunque il candidato come potrebbe saperlo? Facebook, non ti dice in automatico chi ha visto il tuo profilo come linkedin; differente è linkedin che è un social usato proprio per lo scambio di informazioni di carattere professionale; secondo la ricerca Americana il 78% dei selezionatori però fa questo genere di ricerca.
Quindi ora oltre alla lettera di presentazione, al curriculum vitae è necessario curare anche il proprio profilo perché se qualcuno volesse indagare maggiormente su un candidato attraverso Facebook o Twitter troverebbe migliaia e migliaia di informazioni; il consiglio quindi è di usare una privacy alta o non pubblicare contenuti estremi sul proprio profilo solo perché divertente.
Courtesy of: Jobvite
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